INTRODUZIONE AL PNRR L’Italia è un paese fragile per tanti indicatori: donne, giovani, sud, scarsa digitalizzazione, fragilità territoriale, burocrazia, giustizia solo per citarne alcuni dei più macroscopici. Senza riforme non vi è PNRR che tenga, l’italia è condannata alla marginalità, lo ha detto Marta Cartabia. Il Next Generation EU è la risposta dell’unione europea alla crisi pandemica. Un piano di rilancio delle dimensioni inedite e che nella sua struttura prevede un abbinamento di investimenti e riforme. Quindi i primi punti da tenere in considerazione sono che per accedere a tali fondi si devono rispettare i percorsi macro definiti dall’UE e che per l’uso di tali fondi sarà necessario fare un piano di riforme e innovazione del nostro continente senza precedenti.
Il PNRR si divide in sei Missioni: - Digitalizzazione, - Innovazione, - Competitività, - Cultura, - Rivoluzione verde e transizione ecologica - Infrastrutture per una mobilità sostenibile, - Istruzione e ricerca, - Inclusione e coesione, - Salute.
Il piano inoltre si basa su 4 riforme di contesto che possono, esse stesse, essere motore dell’economia: - Pubblica amministrazione: sburocratizzazione - Giustizia: velocità - Semplificazione della legislazione: rimozione degli ostacoli - Promozione della concorrenza: non solo mercato ma vero strumento di equità sociale La governance è mista sia centralizzata che periferica. È centralizzata in una struttura del ministero dell’economia che supervisiona l’attuazione del piano e tiene le relazioni con l’UE. Ci saranno strutture di valutazione e controllo. Le singole amministrazioni sono responsabili della gestione dei fondi e devono rendicontare il processo di spesa alla struttura centrale. Saranno inoltre realizzate delle task force locali che aiuteranno gli amministratori locali nelle loro attività di semplificazione delle procedure e di spesa. Si stima nel 2026, quando il piano finirà, una crescita del PIL ulteriore rispetto al tendenziale di 3,6 punti con una crescita dell’occupazione del 3%.
Missione e componenti del piano Le componenti sono gli ambiti di aggregazione degli investimenti. Ciascuna componente riflette riforme e priorità di investimento in un determinato settore o area di intervento. Il Piano si articola in sedici Componenti, raggruppate in sei Missioni, in particolare ci occupiamo di: - Missione 2 - Rivoluzione verde e transizione ecologica (4 componenti: agricoltura sostenibile e per migliorare la capacità di gestione dei rifiuti; programmi di investimento e ricerca per le fonti di energia rinnovabili; investimenti per lo sviluppo delle principali filiere industriali della transizione ecologica e la mobilità sostenibile, azioni per l’efficientamento del patrimonio immobiliare pubblico e privato; e iniziative per il contrasto al dissesto idrogeologico, per salvaguardare e promuovere la biodiversità del territorio, e per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento e la gestione sostenibile ed efficiente delle risorse idriche) - Missione 3 - Infrastrutture per una mobilità sostenibile (2 componenti): si pone l’obiettivo di rafforzare ed estendere l’alta velocità ferroviaria nazionale e potenziare la rete ferroviaria regionale, con una particolare attenzione al Mezzogiorno. Potenzia i servizi di trasporto merci secondo una logica intermodale in relazione al sistema degli aeroporti. Promuove l’ottimizzazione e la digitalizzazione del traffico aereo. Punta a garantire l'interoperabilità della piattaforma logistica nazionale (PNL) per la rete dei porti. - Missione 5 - Inclusione e coesione (3 componenti: investire nelle infrastrutture sociali)
RISORSE DEL PIANO E ALLOCAZIONE A MISSIONI E COMPONENTI Il totale del PNRR ammonta a 235 Miliardi di cui - M1 Digitalizzazione: 50 - M2 Transizione eco: 69,9 - M3 Infrastrutture: 31 - M4 Istruzione e Ricerca: 33,8 - M5 Inclusione e coesione: 29.,6 - M6 Salute: 20
Queste le raccomandazioni europee che andranno soddisfatte: - Ridurre la pressione fiscale e riformare il catasto - Lotta all’evasione - Contrasto al lavoro sommerso - Ridurre le disparità territoriali
INTRODUZIONE AL PNRR L’Italia è un paese fragile per tanti indicatori: donne, giovani, sud, scarsa digitalizzazione, fragilità territoriale, burocrazia, giustizia solo per citarne alcuni dei più macroscopici. Senza riforme non vi è PNRR che tenga, l’italia è condannata alla marginalità, lo ha detto Marta Cartabia. Il Next Generation EU è la risposta dell’unione europea alla crisi pandemica. Un piano di rilancio delle dimensioni inedite e che nella sua struttura prevede un abbinamento di investimenti e riforme. Quindi i primi punti da tenere in considerazione sono che per accedere a tali fondi si devono rispettare i percorsi macro definiti dall’UE e che per l’uso di tali fondi sarà necessario fare un piano di riforme e innovazione del nostro continente senza precedenti.
Il PNRR si divide in sei Missioni: - Digitalizzazione, - Innovazione, - Competitività, - Cultura, - Rivoluzione verde e transizione ecologica - Infrastrutture per una mobilità sostenibile, - Istruzione e ricerca, - Inclusione e coesione, - Salute.
Il piano inoltre si basa su 4 riforme di contesto che possono, esse stesse, essere motore dell’economia: - Pubblica amministrazione: sburocratizzazione - Giustizia: velocità - Semplificazione della legislazione: rimozione degli ostacoli - Promozione della concorrenza: non solo mercato ma vero strumento di equità sociale La governance è mista sia centralizzata che periferica. È centralizzata in una struttura del ministero dell’economia che supervisiona l’attuazione del piano e tiene le relazioni con l’UE. Ci saranno strutture di valutazione e controllo. Le singole amministrazioni sono responsabili della gestione dei fondi e devono rendicontare il processo di spesa alla struttura centrale. Saranno inoltre realizzate delle task force locali che aiuteranno gli amministratori locali nelle loro attività di semplificazione delle procedure e di spesa. Si stima nel 2026, quando il piano finirà, una crescita del PIL ulteriore rispetto al tendenziale di 3,6 punti con una crescita dell’occupazione del 3%.
Missione e componenti del piano Le componenti sono gli ambiti di aggregazione degli investimenti. Ciascuna componente riflette riforme e priorità di investimento in un determinato settore o area di intervento. Il Piano si articola in sedici Componenti, raggruppate in sei Missioni, in particolare ci occupiamo di: - Missione 2 - Rivoluzione verde e transizione ecologica (4 componenti: agricoltura sostenibile e per migliorare la capacità di gestione dei rifiuti; programmi di investimento e ricerca per le fonti di energia rinnovabili; investimenti per lo sviluppo delle principali filiere industriali della transizione ecologica e la mobilità sostenibile, azioni per l’efficientamento del patrimonio immobiliare pubblico e privato; e iniziative per il contrasto al dissesto idrogeologico, per salvaguardare e promuovere la biodiversità del territorio, e per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento e la gestione sostenibile ed efficiente delle risorse idriche) - Missione 3 - Infrastrutture per una mobilità sostenibile (2 componenti): si pone l’obiettivo di rafforzare ed estendere l’alta velocità ferroviaria nazionale e potenziare la rete ferroviaria regionale, con una particolare attenzione al Mezzogiorno. Potenzia i servizi di trasporto merci secondo una logica intermodale in relazione al sistema degli aeroporti. Promuove l’ottimizzazione e la digitalizzazione del traffico aereo. Punta a garantire l'interoperabilità della piattaforma logistica nazionale (PNL) per la rete dei porti. - Missione 5 - Inclusione e coesione (3 componenti: investire nelle infrastrutture sociali)
RISORSE DEL PIANO E ALLOCAZIONE A MISSIONI E COMPONENTI Il totale del PNRR ammonta a 235 Miliardi di cui - M1 Digitalizzazione: 50 - M2 Transizione eco: 69,9 - M3 Infrastrutture: 31 - M4 Istruzione e Ricerca: 33,8 - M5 Inclusione e coesione: 29.,6 - M6 Salute: 20
Queste le raccomandazioni europee che andranno soddisfatte: - Ridurre la pressione fiscale e riformare il catasto - Lotta all’evasione - Contrasto al lavoro sommerso - Ridurre le disparità territoriali